E' straordinario come i bambini, con la loro grande fantasia, riescano a rappresentare il mondo che li circonda utilizzando un foglio e dei colori.
Ma se analizziamo con più attenzione i loro lavori possiamo notare che attraverso i vari colori i bambini esprimono soprattutto i loro sentimenti e il loro mondo interiore.
Ed è per questo che a volte troviamo occhi rossi e bocche blu, alberi viola o tetti delle case verdi.
Dai 2 ai 3 anni il colore tende a essere vivace e deciso e a non avere una valenza specifica; solo in seguito cominciano a occuparsi delle reazioni che i disegni provocano sul mondo esterno, sugli altri.
E' proprio dai 4 ai 7 anni che i bambini iniziano a rappresentare la realtà.
A un adulto spesso può sembrare non esserci relazione tra i colori utilizzati e l'oggetto rappresentato.
In questo caso il criterio che guida la scelta di un colore non si basa sulla reale rappresentazione delle cose ma si rifà più che altro alle emozioni e stati d'animo del bambino.
Dunque correggere il bambino nella sua scelta dei colori limiterebbe la sua creatività e libertà espressiva. E' bene che il genitore fornisca al bambino la possibilità di esplorare, scoprire e costruire il proprio rapporto emotivo con il mondo dei colori.